Esami federali di kendo a Calcinato 2015

Ecco il racconto della trasferta dal nostro compagno Luca:
Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-105038
“Alzarsi all’alba di domenica mattina e affrontare un viaggio in macchina di 4 ore per fare dell’attività sportiva: se qualcuno me l’avesse proposto un anno fa l’avrei senza alcun dubbio preso per uno scherzo ma evidentemente, oltre ai suoi numerosi altri pregi, la pratica del Kendo riesce a cambiare anche chi per anni ha considerato la pigrizia una virtù.Il 12 aprile Calcinato (BS) ha ospitato le sessioni di esami CIK dal 1 kyu al 2 dan a cui hanno partecipato, in veste di esaminandi, tre praticanti Shingen accompagnati, sia fisicamente sia spiritualmente, dai due senpai.

Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-104115Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-113204 Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-123141 Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-123215 Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-123250

La giornata è stata suddivisa in due momenti ovvero stage ed esami. Dalle 10 e mezza e per le successive due ore gli esaminandi sono stati suddivisi in gruppi a seconda del grado di appartenenza in modo da dedicarsi allo studio di quello che si sarebbe poi dovuto fare durante l’esame. I maestri hanno inizialmente mostrato i primi tre kata che sono poi stati eseguiti da tutti i partecipanti in modo da consolidare e correggere per quanto possibile le sequenze imparate durante l’allenamento e fare dunque un ultimo veloce ripasso prima della prova.

Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-123818

Dopo circa un’ora si è passati alla pratica in bogu dedicando i primi minuti ad una breve spiegazione di come indossarlo nel modo più corretto. Tornati in fila e indossato il men è arrivato il momento del kirikaeshi che è stato prima spiegato dettagliatamente in modo da togliere dubbi sulla sua esecuzione in vista dell’esame. L’ultima mezz’ora di pratica è invece stata dedicata al mawarigeiko suddiviso in brevi sessioni per dare modo di praticare con più persone possibili e senza risparmiare spirito e intensità. Questo è quanto è stato fatto nel gruppo di chi avrebbe dovuto sostenere il 1 kyu a cui chi scrive ha preso parte ma anche negli altri gruppi la pratica è stata simile avendo come obiettivo principale quello di provare ciò che sarebbe stato da lì a breve parte dell’esame: kirikaeshi, jigeiko e kata.

Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-123306

Dopo una breve pausa sono stati allestiti gli spazi della palestra che è stata divisa in modo da avere due commissioni d’esame contemponamente considerando l’alto numero degli iscritti (più di un centinaio). Benchè il clima sia rimasto sempre rilassato, arrivati a pochi minuti dall’esame, oltre all’emozione provata in occasione di un allenamento con così tanti partecipanti e alcuni tra i migliori kendoka e maestri italiani, non poteva mancare una certa dose di ansia. Potrebbe però essere proprio questa paura ad aver contribuito alla buona riuscita dell’esame rinforzando lo spirito di noi giovani kendoka che, non potendo certo fare affidamento su una tecnica consolidata, abbiamo comunque cercato di fare del nostro meglio almeno dal punto di vista dell’impegno e della volontà (e qui mi riferisco soprattutto a me stesso, essendo ben consapevole dei miei limiti tecnici al momento dell’esame!). Dopo quella che è sembrata un’attesa infinita, guardando gli altri kendoka e aspettando il proprio turno, il momento dell’esame vero e proprio è stato breve ma davvero intenso sia dal punto di vista fisico sia psicologico. In pochissimi minuti l’energia e la concentrazione dovevano essere al massimo per cercare di fare, ovviamente in relazione alle proprie capacità, il miglior kendo possibile per mostrarlo non solo alla commissione d’esame ma soprattutto a se stessi.

Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-123321

L’esito è stato fortunatamente positivo ed è quindi stato d’obbligo, una volta lasciato il dojo, festeggiare, come da tradizione, con dell’ottimo vino. Complimenti a tutti i kendoka che hanno superato l’esame, tra cui gli altri due ragazzi della Shingen Bernardo e Marco (che hanno conseguito rispettivamente 1 dan e 1 kyu) e anche a tutti quelli che ci riproveranno tra pochi mesi riuscendo sicuramente a superare questa prima piccola tappa verso un continuo miglioramento.

Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-160410

Grazie a tutti i maestri presenti che, oltre ad averci assistito durante la prova, hanno poi dedicato il loro tempo per una lunga serie di jigeiko una volta conclusa la lunga sessione d’esame.Grazie ai senpai Roberto e Marco che non solo ci hanno preparato durante gli allenamenti in dojo ma anche accompagnato e sostenuto durante questa giornata ammettendo di essere pure in ansia per i nostri esami!”

Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-160444Calcinato - Esami kendo 2015-apr12-160228

Corso di Kendo per bambini a Pesaro e Fano 2015


Pesaro - Kendo Bambini Shingen 2015-apr28-2071

Fano - Kendo Bambini Shingen 2015-apr27-0252
[English follows]
Per dare continuità e ampliare il corso per bambini e ragazzi inaugurato lo scorso anno (a Fano, per bambini dai 9 anni in su), da Settembre 2014 il gruppo Kendo del dojo Shingen ha dedicato ancora più impegno e risorse nel progetto giovanissimi, aprendo i propri corsi anche a Pesaro con buoni risultati! 
Pesaro - Kendo Bambini Shingen 2015-apr28-2072
Spinti da alcune richieste di giovanissimi entusiasti e con l’intento di fornire sin dai primi anni una valida alternativa alle discipline sportive più pubblicizzate, abbiamo aperto i corsi ai bambini dai 6 anni in su.
Pesaro - Kendo Bambini Shingen 2015-apr28-2103
Settimana dopo settimana, la sfida è stata rivisitare le basi del Kendo unendole al gioco, mettendo a confronto i valori del Budo con la vivacità a tratti incontenibile dei più giovani, stimolare e disciplinare al tempo stesso.
Pesaro - Kendo Bambini Shingen 2015-apr28-2109
Ad Aprile 2015 riusciamo finalmente a far indossare hakama e kendogi anche ai più piccoli, mentre i più grandi iniziano a prendere dimestichezza con il bogu! Grazie anche agli ottimi esempi di Maestri e dojo ben più esperti di noi, facciamo tesoro di questi risultati con la speranza di continuare a crescere e migliorare.
Pesaro - Kendo Bambini Shingen 2015-apr28-2083

Fano - Kendo Bambini Shingen 2015-apr27-0256
Marco e Roberto ringraziano soprattutto Sofia, Marco e Bernardo che continuano a dare un prezioso aiuto durante gli allenamenti!
 
Pesaro - Kendo Bambini Shingen 2015-apr28-2101

To continue and expand the courses for children started last year (in Fano, for kids from 9 years old and up), starting in September 2014 the Shingen Kendo group committed with even more resources to the project, opening another class in Pesaro with pretty good results! After a several requests from a group of young enthousiasts and in order to offer in the early years a good choice besides much more popular sports, we opened our dojo to children from 6 years old and up.
Week after week, the challenge has been to reexamine the basics of Kendo in a playful context, confronting the values of Budo and the sometimes overwhelming liveliness of the younger ones, mixing encouragement and discipline.
In April 2015 we finally have even the youngest ones wear hakama and kendogi, while those over 10 years old start to get familiar with the bogu! Thanks to the excellent examples from Senseis and dojos with much greater experience than ours, we treasure these results, with the hope to keep on growing and improving.
Marco and Roberto particularly thank Sofia, Marco and Bernardo for the constant help during the trainings!


ASAMI sensei a Gradara

Ecco un bel racconto del seminario da parte del nostro Jonathan sull’allenamento speciale che il maestro Asami, nostro ospite, ha condotto a Gradara!

Gradara - Asami Sensei Kendo 2015-mar04-9024

Questo mercoledì si è svolto un seminario speciale a Gradara, dove a tener lezione è stato Yutaka Asami sensei 8° dan Kioshi. Asami-sensei ha quasi sempre parlato in Inglese, fortunatamente qualcuno si è offerto per tradurre ciò che diceva, e qualche volta ha provato a pronunciare qualche parola in Italiano; vista la sua esperienza, il suo accento giapponese non “intacca” il suo Inglese e Italiano. Il seminario si è svolto in tre parti: nella prima parte, che io ho trovato come qualcosa di “infernale”, abbiamo svolto l’esercizio di uchikomi suburi (caricare fino a quando la Shinai, ovvero la spada in bambù, non tocca il fondoschiena e poi fare men), per 100 VOLTE!!!!! Mettiamoci pure che ero l’ultimo a contare (si conta fino a 10 e poi si passa alla persona a fianco, in questo caso abbiamo contato in 10) e capite che ci debba essere stato una sorta di miracolo per aver potuto svolgere un esercizio del genere.

Gradara - Asami Sensei Kendo 2015-mar04-9043

Il Sensei però è stato buonoe alla fine della prima parte ci ha permesso di ritirarci negli spogliatoi, ove abbiamo potuto bere e riprenderci nel tempo di 5 minuti. La seconda parte è stata teorica: Asami sensei ci ha distribuito un paio di fogli a testa, dove erano scritte alcune informazioni particolari sul Kiai, sul Kamae (la guardia), sulla pressione, sulla distanza, sul movimento, sugli attacchi e sulle parate: una cosa molto importante da ricordare, che ci ha ribadito Asami-sensei, è quella di un Kamae molto “stabile”, altrimenti si rischia un men da parte dell’avversario. Altra cosa interessante che abbiamo approfondito è un breve studio sugli “inviti” (zone dov’è è possibile colpire) lasciati dall’avversario mentre para. Ed infine la terza parte, che per me è stata la più bella: il JIGEIKO (Combattimento libero)!!!! Emoticon colonthree Questa è stata pure la mia prima volta: nonostante la mia condizione di novizio e il fallito tentativo di fare alcuni Men (mi sono beccato vari Men-debana-Kote e Men-debana-Do), ho pur sempre assaporato la bellezza di un vero combattimento e un Kiai bello forte “rinvigorisce” sempre i combattenti! Yutaka Asami sensei è anche un maestro molto simpatico, comprensibile e parecchio disponibile per chi è ancora all’inizio della “Via della Spada” (tipo il sottoscritto)! In parole povere è stata una bella ed utile esperienza!

Gradara - Asami Sensei Kendo 2015-mar04-9029

Gradara - Asami Sensei Kendo 2015-mar04-9045

SHINGEN al Winter Kendo Seminar di Bruxelles

È passato più di un mese da uno degli eventi più importanti del 2014 per il nostro gruppo di Kendo, al quale hanno partecipato cinque membri, ovvero il seminario invernale organizzato dalla Federazione Belga (ABKF) dal 15 al 21 Dicembre. Una grande occasione per poter praticare per un’intera settimana (2 appuntamenti giornalieri, con tanto di allenamento alle 7 di mattina!) sotto la supervisione di ben 15 Sensei guidati da Nobuo Hirakawa, 8°dan Kyoshi.
Una menzione e un ringraziamento particolare va di nuovo ai Sensei e a tutti gli amici, vecchi e nuovi, con cui abbiamo condiviso momenti di pratica ad altissimo livello ma anche di grande convivialità – da Marc Lesueur al gruppo di studenti e studentesse delle Università Tokai e Meiji, fino agli amici dell’Associazione Romana Kendo che ci hanno raggiunti per la Nakakura Cup.
bruxelles 1
bruxelles 3
bruxelles 4
bruxelles 2

Seminario invernale CIK 2014

Nella giornata di sabato 6 dicembre, 3 membri dell’associazione Shingen sono andati a Modena per prendere parte all’annuale seminario invernale di Kendo della CIK.

Il seminario si sarebbe articolato su due giorni, ma vista la fitta lista di impegni di questo periodo dell’anno, a malincuore si è optato per una trasferta in giornata.

La delegazione giapponese di quest’anno era composta dal maestro Sakudō Masao, hachidan hanshi, e dai maestri Hanazawa Hiroo e Nasu Nobuo, hachidan kyoshi, oltre a tanti alti gradi CIK!

Kangeiko Modena 2014-dic06-1510Dal punto di vista dell’allenamento abbiamo passato una prima parte della mattinata seduti ad ascoltare le parole di Sakudō-sensei su varie tematiche, per poi dividerci in tre gruppi in base al grado e dedicarci allo studio dei kata. Dopo una pausa pranzo di un’ora e mezza ci siamo ritrovati e nuovamente divisi. Nel nostro gruppo, guidato da Nasu-sensei, abbiamo praticato kirikaeshi, studiato il seme e le occasioni per colpire e praticato hiki waza. Infine abbiamo sciolto i ranghi e ci siamo dedicati al jigeiko, di cui una prima mezzora ha visto i kendoka da godan in su fare da motodachi, e la seconda è stata completamente libera. La giornata si è conclusa con una breve pratica di kakarigeiko.

Ogni seminario presieduto da maestri giapponesi si può dire che presenti degli elementi costanti: in primo luogo un’altissima qualità dell’insegnamento, sotto un profilo tecnico. In secondo luogo il focus sulle basi, su cui si costruisce tutta la pratica e la cui importanza i maestri non si stancheranno mai di sottolineare.

Ma c’è qualcosa che è ogni volta unico, ovvero il vissuto, la personalità e l’approccio didattico dei singoli insegnanti. Nell’ultimo periodo la Shingen si è presentata a Novara, a Verona, a Bologna e infine a Modena. In tutti questi casi gli hacidan hanno portato la loro personale esperienza, il loro personale approccio, e ci hanno mostrato come, se la linea d’azione è sempre quella, il modo di seguirla di ognuno di loro è completamente diverso. Questa volta è stato il turno di Sakudō-sensei di mettere in gioco la propria personalità.

Per prima cosa ci è stato spiegato cosa si intenda, in Giappone, con l’espressione kangeiko. Letteralmente si tratta di un “allenamento invernale”, ma mentre in Italia pensiamo ad un seminario federale, in Giappone è un allenamento intensivo invernale più o meno lungo; all’università di Educazione di Osaka dove insegna Sakudo sensei, ad esempio, è di circa due settimane, in cui ogni giorno si segue un rigoroso programma di allenamento, con lo scopo di verificare ciò che si è raggiunto durante l’anno di pratica, rispondere alle domande che ci si era posti l’anno precedente, e porsene di nuove, per ricercare la soluzione nell’anno di pratica a venire.

Kangeiko Modena 2014-dic06-1523

Non si studiano cose particolari in questa occasione, si praticano solo gli esercizi di base, quelli più faticosi, in cui in gioco non c’è solo la tecnica, ma anche e soprattutto lo spirito: ad Osaka sono 50’ di kirikaeshi, 50’ di jigeiko e 50’ di kakarigeiko solo la mattina, per poi fare 1h30’ di jigeiko il pomeriggio.

In Giappone le stagioni sono molto ben definite, ognuna è caratterizzata da un clima piuttosto violento e comunque gli eventi naturali di grande portata, spesso addirittura catastrofici (si pensi allo tsunami che ha colpito l’arcipelago nel 2009), sono molto frequenti Queste condizioni ambientali hanno fatto sì che l’uomo si abituasse a convivere con un mondo più grande e più forte di lui, a non sentirsene il padrone assoluto, ma un abitante tra tanti altri. Un abitante piccolo ma ingegnoso, che pertanto si deve adattare. E ogni stagione ha i suoi simboli. Quella che segue non è la versione letterale, ma un adattamento di alcuni versi che il maestro Sakudō ha recitato.

La primavera si respira nel profumo dei fiori,
l’estate si ode nel silenzio dei campi,
l’autunno è illuminato dalla luce della luna,
e l’inverno è coperto dalla neve.

Quella del kangeiko è una pratica invernale. Una pratica che deve avere qualcosa a che fare con la neve: la neve è fredda, dura da sopportare, ci mette alla prova. Ma essa ci ripulisce anche di tutto lo sporco, di tutti gli errori che le altre stagioni ci hanno lasciato addosso. È la morte apparente prima di un nuovo inizio.

Il maestro ha poi parlato dell’insegnamento, e soprattutto dell’insegnamento rivolto ai bambini. Il discorso non era limitato alla sola pratica del kendo, ma al futuro di quest’arte marziale e al futuro ruolo che i giovanissimi dovranno ricoprire nella società. Ha parlato dell’importanza dell’esempio, dell’ambiente in cui si vive e si studia, della relazione tra maestro e allievo, dell’importanza della figura materna e della famiglia in genere, a sostenere il bambino nel suo percorso.

Kangeiko Modena 2014-dic06-1537

Di tutte queste cose non ha discusso in maniera nozionistica. Il maestro ha letto più di una poesia, per accompagnare il suo discorso. Un concetto credo meriti ulteriore riflessione:

Per sconfiggere un’altra persona basta la forza,
ma per sconfiggere sé stessi, è necessaria flessibilità e morbidezza!

È vero, se la natura ci ha forniti dei mezzi necessari, se siamo forti, se possiamo imporci, questo spesso può permetterci di vincere contro gli altri con la mera forza. Una forza, tra l’altro, che facilmente può sconfinare nell’ingiustizia e nel sopruso.

Ma per quanto ci accaniamo, per quanto tiriamo i muscoli, questo non ci aiuterà a vincere noi stessi. È come un cane che si insegue la coda: crede che girando più velocemente prima o poi la raggiungerà, ma quella coda è parte di lui, e anch’essa girerà più velocemente, mantenendosi fuori portata. Per vincere dunque serve flessibilità, ovvero serve capire di più di noi stessi, e piegarci laddove possiamo piegarci, modificarci laddove possiamo modificarci. È un lavoro di fino, un lavoro di pazienza, che richiede auto-ironia e imparzialità di fronte a sé stessi. Uno degli aspetti del kendo su cui dovremmo fare molta, molta più attenzione. Perché ci può trasformare in persone migliori.

Budo on the Beach & Trofeo della Moretta 2014

1492185_10152941418994642_2297985287842884273_o

[ENGLISH FOLLOWS]
Si è appena conclusa l’edizione “autunnale” del Budo on the Beach e Trofeo della Moretta, che quest’anno si è svolta a Novembre e con una formula inedita rispetto a quella solitamente collocata a inizio stagione.
L’evento, che ha avuto luogo nel nostro nuovo dojo di Fano e nell’ottimo palazzetto di Villa Ceccolini (Pesaro) si è sviluppato nell’arco di tre appuntamenti (seminario di kendo Venerdì sera e Sabato mattina, competizione di kendo Sabato pomeriggio e seminario di naginata Domenica mattina) e ha richiamato amici vecchi e nuovi che ringraziamo di cuore per aver contribuito con la loro partecipazione, il loro livello tecnico e lo spirito dimostrato.

10830984_10152941421399642_5124553444924491305_o
Interessantissimo il seminario tenuto dalla nostra Sensei Angela Papaccio, grazie a cui abbiamo avuto modo di affrontare il lavoro sui suburi con il bokken in un modo nuovo e certamente più propedeutico alla successiva pratica in bogu e shinai, nella quale abbiamo potuto far lavorare le gambe con esercizi che diventeranno sicuramente parte della nostra pratica quotidiana!
Per quanto riguarda il seminario di Domenica tenuto dal maestro Alessandro Aguzzi, al gruppo di praticanti Shingen si sono uniti dei “volti noti” provenienti dal dojo di kendo di Rimini, che hanno potuto ricevere un’introduzione sulla naginata con un allenamento sui fondamentali.

10271277_10152941429759642_6109195461687491065_o
Un grande ringraziamento va come sempre ad Angela Papaccio, grazie alla quale ogni anno riusciamo ad organizzare un evento di richiamo nazionale sia dal punto di vista dello sviluppo tecnico sia per quanto riguarda lo shiai, tuttora in fase di sviluppo nell’Italia centrale.

10479478_10152941457099642_1789223432082493441_o

10714206_10152941463329642_4410187026957440657_o

Ecco i risultati del torneo a squadre:
Prima classificata: Okami Kendo Roma 1 (Ricciuti – Li Causi – Di Girolamo)

10623737_10152941462384642_2703460001980769089_o
Seconda classificata: Accademia Romana Kendo (Banchetti – Ricci – Rinaldi)

10828163_10152941472869642_4713119504133102444_o
Terza classificata: Parma Kendo Kai (Ghirardini – Paterlini – Morini)

1490651_10152941477169642_1091454712215990317_o
Terza classificata: Associazione Shingen 1 (Campanella – Agostini – Tabellini)

10669233_10152941477854642_8129551664619035433_o
Fighting Spirit: Simone Di Girolamo (Okami Kendo Roma)

10470764_10152941479254642_8855682111286494989_o
Ci vediamo alla prossima edizione!!!

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10152941413729642.1073741847.73194204641&type=1

[ENGLISH]
The Autumn edition of Budo on the Beach and Trofeo della Moretta took place last weekend – this year’s edition has been moved to November and was structured with a new formula, as opposed to the one we usually have in September.
The event took place at our new dojo in Fano and at the excellent sports hall in Villa Ceccolini (Pesaro) and followed a three-days schedule: kendo seminar on Friday evening and Saturday morning, kendo competition on Saturday afternoon and naginata seminar on Sunday morning. We were delighted to host new and old friends and we thank them all for contributing with their participation, their technical level and the spirit that they showed.
The seminar, held by our Sensei Angela Papaccio, was really interesting as we had the chance to work on suburi using the bokken in a new way that prepared us to the next part with bogu and shinai, where we had our legs working with drills and exercises that will surely become part of our daily practice!
As for the Sunday seminar held by our instructor Alessandro Aguzzi, the Shingen group was very glad to welcome a couple of “known faces” from our neighbouring Rimini kendo dojo; they had an introductive lesson on naginata, and trained on fundamentals with the group.

Our biggest thanks, as always, goes to Angela Papaccio, thanks to whom we are able to organize a national level event every year that plays such an important role both for our technical development and for our shiai experience (as some areas in central Italy still has a long way to go in terms of competition quality and results).

Here are the results for the 3-person team competition:
1st: Ōkami Kendo Roma 1 (Ricciuti – Li Causi – Di Girolamo)
2nd: Accademia Romana Kendo (Banchetti – Ricci – Rinaldi)
3rd: Parma Kendo Kai (Ghirardini – Paterlini – Morini)
3rd: Associazione Shingen 1 (Campanella – Agostini – Tabellini)
Fighting Spirit: Simone Di Girolamo (Ōkami Kendo Roma)

See you next year!!!

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10152941413729642.1073741847.73194204641&type=1

Inoue sensei a Verona

Verona - Inoue sensei 2014-nov02-1297

L’associazione Shingen è sempre più attiva! Domenica 2 novembre due kendoka dell’associazione sono andati in missione a Verona, per prendere parte all’evento organizzato dallo “I Wa Ki Dojo”, presso il centro polisportivo Don Calabria; ben sei ore di auto tra andata e ritorno. Il motivo di tanto faticar è presto detto: il seminario è stato condotto da Inoue Shigeaki Sensei, 8° dan hanshi, figura di spicco nel panorama del kendo giapponese e responsabile della commissione tecnica della nazionale vincitrice ai campionati del mondo nel 2009. Ma non è dal curriculum che si capisce il reale valore di un maestro. Per noi, che siamo ancora bambini nel kendo, sarebbe bastato anche solo ascoltare ed osservare, invece abbiamo potuto essere partecipanti attivi e riuscire a fare keiko con il Maestro. Questo anche grazie al limitato numero di partecipanti, poco meno di cinquanta, ma di altissimo valore.

L’occasione è stata preziosa a maggior ragione dal momento che il Maestro, che ha settantasei anni ed alcuni problemi di salute, difficilmente potrà tornare a visitare il nostro paese con la frequenza e l’intensità che ha avuto finora (però ha detto di andarlo a trovare a Nara J )

Il titolo del seminario è, a quanto pare, una costante nel lavoro del Maestro Inoue, ovvero: keiko, keiko, keiko; a significare che al di là di tutto c’è una sola cosa che conta veramente nell’apprendimento del kendo (così come di ogni altra disciplina ed arte), ovvero la pratica, il duro e sincero allenamento.

Nonostante le premesse e il “motto” al centro della giornata di allenamento, non bisogna pensare che il maestro abbia rinunciato a portare quel bagaglio di conoscenze e comprensione profonda della Via che contraddistinguono persone di questo calibro (anzi, la contraddizione tra la parte “spirituale” e l’allenamento è puramente apparente). Sono stati toccati argomenti complessi e fondamentali della pratica del kendo, e siamo stati lasciati con un’esortazione: quella di trovare, ognuno di noi, la propria vera motivazione. Cosa vogliamo ottenere? Perché pratichiamo questa disciplina? Tali le domande di Inoue sensei, e nessuno aveva una risposta, o quantomeno una risposta chiara e univoca. Bisogna procedere per gradi; siamo stati invitati a porci degli obiettivi pratici, e a farci delle domande personali. Dobbiamo muoverci in una direzione, e nessuno tranne noi stessi può scoprire quale.

Dopo aver affrontato questo argomento e discusso dei tre tipi di sen cui fare ricorso durante il combattimento (notevole la spiegazione del Sei-Chu-Do per descrivere il quale il Maestro ha fatto riferimento alla volta in cui ha sostenuto l’esame per ottenere l’8° dan), siamo passati alla pratica.

Mattina e pomeriggio non sarebbero potuti essere più diversi: durante la prima parte dell’allenamento infatti ci siamo concentrati su kirikaeshi, kihon waza ed un rapido shiai ad eliminazione diretta, in ippon-shobu; dopo pranzo invece, inaspettatamente e con grande entusiasmo, è stato organizzato un torneo a squadre, per concludere infine con 45 minuti di jigeiko.

La domenica si è poi conclusa con “una” piacevolissima birra in compagnia di Murata sensei, Cipollaro e Rigolio, e dei compagni di pratica Guido Cabrele e Tommaso Cambi, entrambi dal neonato dojo Jo Fu Kan di Firenze. Gentilissimi i gestori del locale, che l’hanno aperto praticamente solo per noi (era il loro giorno di chiusura ed erano li solo per fare le pulizie!) e ci hanno trattati in maniera eccellente. Questa parte della serata è stata la conferma di un altra cosa molto importante detta da Inoue sensei. Può apparire faceto, ma al contrario è qualcosa di molto vero: “Che cosa significa la birra dopo il kendo?”, ha chiesto. La birra dopo il kendo significa diventare amici. Farsi nuovi amici o rinsaldare rapporti già esistenti.

Dopo la tappa al pub e una cena davvero ottima a base di risotto all’Amarone e bottiglia di Valpolicella Ripasso abbiamo ripreso la strada di casa. Le cose su cui riflettere che ci siamo portati dietro sono state le seguenti:

  • Vuoi diventare bravo nel kendo? Keiko, keiko, keiko!
  • Vuoi vivere al meglio il kendo? Stai con i compagni di pratica dopo il keiko.
  • Tieni a mente che i waza devono tradursi in azione concreta durante il combattimento. È relativamente facile eseguirli correttamente quando si studiano le basi, ma difficilissimo tradurli poi nella situazione reale.
  • Qual’è il tuo obbiettivo? Perché fai kendo? Rifletti e trova una risposta a questa domanda.
  • La frase che Inoue sensei ha voluto che ricordassimo: “Che cos’è la spada? La spada è mettere tutta la vita in ogni colpo.”
  • La frase con la quale ha concluso il seminario: “Today I’ve been impressed with some good kendo players. But I am sure that in the future, all of you will be good kendo players.”

Desideriamo ringraziare in primo luogo Inoue sensei e lo I Wa Ki Dojo, che ci ha ospitati e accolti. I maestri Livio Lancini, Takuya Murata, Bernardo Cipollaro, Luigi Rigolio, Andrea Spinelli, Yun-Sook Ma, Hermann Ceriello e tutti gli altri per il coordinamento, l’arbitraggio e i preziosi insegnamenti.

Ovviamente la nostra più grande gratitudine è per Inoue sensei, che credo davvero sia stato in grado di comunicare cosa significhi la qualifica di hanshi. La dimostrazione del fatto che il kendo non si limiti alla sola spada.

Corsi di Kendo dell’Associazione SHINGEN per bambini e ragazzi (a partire dai 6 anni) a Pesaro e Fano! (Italian and English)

        (ITA) – La stagione 2013-2014 ci ha visti pionieri nella diffusione del Kendo fra i bambini nelle Marche, con l’attivazione del primo corso specifico aperto a ragazzi e ragazze dai 10 ai 13 anni. Da Settembre a Giugno in un piccolo dojo di Fano siamo riusciti a unire arte marziale e gioco, proponendo la scherma giapponese come un occasione di divertimento e allo stesso tempo di educazione, coinvolgendo un gruppo sempre vivace e curioso che ha potuto beneficiare dei classici aspetti dell’attività sportiva (un equilibrato sviluppo della coordinazione e della forza fisica, delle capacità di relazione e integrazione con gli altri, nonché l’apprendimento del valore dell’impegno costante al fine di conseguire un risultato) uniti a quelli più tradizionali delle arti marziali giapponesi (l’etichetta, il rispetto e la gratitudine nei confronti dei compagni di pratica). C’è stato addirittura chi, avendo raggiunto in pochissimo tempo un sorprendente livello tecnico e caratteriale, ha partecipato a eventi come lo Stage Federale per giovanissimi a Monghidoro e al campo estivo di Kendo a Scansano, confrontandosi e facendo amicizia con bambini e ragazzi da tutta Italia!
L’attività del gruppo SHINGEN non si è fermata qui, in quanto da una collaborazione con la Scuola Elementare S.Orso di Fano abbiamo potuto trascorrere 2 mesi con le classi Quinte, portando il Kendo nell’ora di educazione fisica e coinvolgendo più di 60 ragazzi e ragazze attraverso esercizi e giochi, momenti di sfogo e di concentrazione, fino ad arrivare al tanto atteso “Uchikomi-Geiko”, dove ognuno ha avuto modo di combattere con gli istruttori in armatura, superando la timidezza e sfogando tutto il proprio entusiasmo in sicurezza, sotto lo sguardo positivamente sorpreso delle Maestre! All’inizio e alla fine di ogni lezione, inoltre, è stato bellissimo portare intere scolaresche a raccogliersi nel “Rei”, il breve momento di meditazione e respirazione che precede e conclude la pratica. Sia il Dirigente Scolastico che i docenti hanno infine elogiato il lavoro svolto.
        (ENG) – In the 2013-2014 season, SHINGEN Association was pioneer in bringing Kendo to the younger generations in our region (Marche), with the first course for boys and girls from 10 to 13 years old. From September to June, in a small dojo in Fano, we managed to mix martial arts with a playful approach, introducing Japanese fencing as an activity based on fun and education, involving an always lively and curious group who had the chance to benefit from the classic aspects of sports (a well-balanced growth of coordination, physical strength and relations skills, as well as the importance of constant work in order to reach a goal), but also the more traditional values of Japanese martial arts (etiquette, respect and gratitude towards one’s peers). Someone reached an excellent level both in technique and in character, and was therefore able to participate in events as the Federal Stage for younger kids in Monghidoro and the Kendo Summer Camp in Scansano, making friends with boys and girls from all over the country!
Furthermore, our activity  wasn’t limited to this course , since we also spent 2 months with 5th grade classes due to a collaboration with S.Orso Elementary School: we brought Kendo in the gym class, involving more than 60 students with exercises and games, outbursts of energy as well as moments of concentration, finally making everyone wield a shinai during the much-anticipated “Uchikomi-Geiko”, fighting againts the armored instructors, overcoming their shyness and yelling out all their enthousiasm under the positively surprised eye of the Teachers! One of the best moments, in the end, was at the beginning and at the end of every lesson, when we managed to make everyone sit, relax and concentrate during the “Rei”, the typical short moment of meditation of Japanese martial arts. Both the Principal and the Teachers finally praised the work.
1
Pesaro Comics&Games 2014-ago29-0524
1455162_709187542432819_1325779215_n
Pesaro - mezza notte bianca bambini 2014-giu14-9964
Kendo Bambini 2013-nov25-6901
Kendo Bambini 2013-nov25-6800
Facebook_Pesaro Comics 2014-08 5
Per quanto riguarda i bambini, ecco alcuni dei pensieri e disegni che abbiamo raccolto al termine di questa esperienza:
And here are some of the thougths and drawings that we collected at the end of this experience:
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0007
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0011
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0009
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0001
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0008
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0006
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0005
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0002
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0012
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0004
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0003
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-
Kendo scuola Fano Montesi 5 elementare 2014-lug16-0010

Seminario di Kendo a Ravenna condotto da Livio Lancini 7°Dan – Kendo seminar in Ravenna held by Livio Lancini 7°Dan

Nei giorni tra venerdì 5 e domenica 7 settembre, alcuni kendoka dell’Associazione Shingen si sono mossi per raggiungere Ravenna, città presso la quale si sarebbe tenuto un seminario di due giorni condotto da Livio Lancini 7° dan.

From September 5th to 7th, a group of SHINGEN kendoka was in Ravenna for the all-weekend-long seminar held by Livio Lancini (Kendo Nanadan renshi).

La Shingen con i Maestri Livio Lancini e Yun-Sook Ma

La Shingen con i Maestri Livio Lancini e Yun-Sook Ma

La partenza è avvenuta nel pomeriggio di venerdì: dopo qualche piccolo ritardo dovuto a questioni logistiche eravamo sulla strada: Bernardo Ridolfi, Alice Serafini, Andrea Gregori Ferri e l’immancabile Roberto Agostini alla guida (nello stivaggio dei bagagli, tra valigie, bogu e shinai, ci è stato assegnato en passant l’8° dan di tetris).

Arrivati a Ravenna siamo stati gentilmente ospitati dagli amici della neonata AIK Shinken Sui Kan presso la palestra MoveIT.

Disposte le cose è stata la volta di una prima serata di allenamento guidata da Lancini e sua moglie Ma Yun-Sook. Si è trattato di due ore di lavoro su esercizi fondamentali ma impegnativi, soprattutto uchikomi e kirikaeshi. La pratica voleva anche portare l’attenzione sull’importanza del ruolo di motodachi ai fini di una pratica fruttuosa: modo di procedere e arretrare, postura e atteggiamento nel ricevere il colpo e via di questo passo.

Blastoff on Friday afternoon: after some little delay due to logistic issues and the usual Tetris game of stowing the equipment in the car, we were on the road: Bernardo Ridoldi, Alice Serafini, Andrea Gregori Ferri and the ubiquitous Roberto Agostini at the wheel.

Once in Ravenna we’ve been kindly hosted by our friends from the new born AIK Shinken Sui Kan at their training place, the MoveIT. The first informal training session, captained by Lancini and his wife Ma Yun-Sook, was a two-hours focus on fundamental but challenging exercises, mostly uchikomi and kirikaeshi. The practice was also centered on the role of motodachi to reach a fructuous level of improvement: the way of pushing forward and drawing back, the stance and the attitude when receiving the hit and so on.

Felici dopo l'allenamento

Felici dopo l’allenamento

La prima notte l’abbiamo poi passata nella palestra stessa, in un clima di simpatica clandestinità, ovviamente dopo una puntata ad un vicino pub in stile bavarese.

After a visit to a Bavarian-style pub nearby, we spent the first night inside the gym with a cheerful feeling of being a bit clandestine.

Immancabile ristoro al pub bavarese

Immancabile ristoro al pub bavarese

Piatto bavarese

Piatto bavarese

Abbiamo però deciso all’indomani che sarebbe stato consigliabile avere almeno una notte di riposo autentico, e durante la colazione abbiamo prenotato per la sera presso un vicino hotel. Poi è venuto il momento di cominciare il seminario vero e proprio: presso il Villaggio del Fanciullo si sono radunati una sessantina di praticanti. Il lavoro è stato così ripartito: nella mattinata di sabato si è avuta la replica dell’allenamento della sera precedente, dunque dopo il riscaldamento un’ottima dose di kirikaeshi e uchikomi. Dal pomeriggio in poi invece abbiamo lavorato suddivisi in due gruppi, da un lato i kyusha e dall’altro gli yudansha.

The following day, however, we decided to book a hotel room in the area, to have at least one night of proper rest! On Saturday, around 60 kendoka gathered at Villaggio del Fanciullo for the official start of the event. During the morning session, after warming up, we had a good share of kirikaeshi and uchikomi, ending with an intense mawari-geiko. Then, from the afternoon, the group was divided in kyusha and yudansha.

Pratica di gruppo dei kyusha

Pratica di gruppo dei kyusha

Pratica di gruppo dei kyusha

Pratica di gruppo dei kyusha

L’idea del seminario era quella di lavorare sulle basi, e penso che l’obbiettivo sia stato centrato in pieno: da una parte noi kyusha abbiamo rivisto le basi e torniamo a casa con un carico di appunti notevole, a partire dal semplice kamae, passando per l’intenso ashi-sabaki, siamo arrivati a lavorare sul modo di tenere il centro dell’azione attraverso lo studio dello tsuki e allo scioglimento dei movimenti tramite lunghe sequenze di kaeshi-do. Dall’altro i dan hanno studiato le basi, ma applicate al loro livello: in fondo la pratica del kendo è estremamente sintetica ed essenziale, è nella sua natura, e ciò si traduce in pochi concetti che devono essere riapplicati a tutti i livelli. Dunque tanto uchikomi, tanta attenzione su colpi semplici e diretti: men, kote, kote-men.

The core of the seminar was to work on the fundamentals, and I think it was absolutely successful: the kyusha brushed up on the basics, and went home with a huge quantity of notes, from the simple kamae through a demanding ashi-sabaki, they got to study the stance and the direction of the shinai by practicing tsuki, and used long series of kaeshi-do to loosen the body and the arms. The yudansha, on the other hand, applied the fundamentals to their level: after all, kendo is by nature an extremely essential and concise discipline, and this means that the same concepts must be adopted and studied at every level. So, lots of uchikomi, and focus on simple and direct hits: men, kote and kote-men.

Ravenna-Seminario Lancini Kendo 2014-set05-0967

Domenica, nonostante il lavoro e gli innumerevoli impegni e pur sapendo che il ritorno a casa sarebbe stato difficile, anche altri tre compagni di dojo ci hanno raggiunto, dimostrando uno spirito notevole. Rimarranno negli annali i 120 minuti di ritardo del treno alla stazione di Rimini.

On Sunday, in spite of work duties and countless obligations, three more dojo mates joined us, showing an admirable spirit (a 120 minutes wait at Rimini Station for a delayed train on the way home will go down in history!).

Ravenna-Seminario Lancini Kendo 2014-set07-1048

Le giornate tanto di sabato quanto di domenica si sono poi concluse con un’ora abbondante di jigeiko libero. Abbiamo avuto occasione di confrontarci quindi con atleti di altissimo livello, abbiamo ricevuto consigli (e colpi), ma ne abbiamo anche dati. E ci sono poche cose corroboranti quanto un jigeiko intenso e ricco di spunti. Durante la prima mezzora i gradi più alti hanno fatto da motodachi, per poi girare in maniera libera durante il tempo restante.

Both Saturday and Sunday’s sessions ended with a full hour of free jigeiko. We had the chance to challenge many high level masters and received so many hints (and also hits, that we tried to give in return!). And there are really few things as reinvigorating as an intense jigeiko. During the first half of the hour the higher grades played the role of motodachi, then everyone was enabled to choose their partner.

Ravenna-Seminario Lancini Kendo 2014-set06-1037

Nella sera di sabato, evento degno di menzione, ci siamo diretti a Marina Romea, e presso una delle sue spiagge abbiamo goduto di una cena luculliana, a base di grigliata di carne (anche se parlare solo di quella è riduttivo). Un elenco non renderebbe l’idea, ma basti sapere che ce n’era per tutti e per tutti i gusti. Il giorno seguente certo non ci mancavano le calorie per la pratica.

L’esperienza ravennate si è infine conclusa con quattro chiacchiere di fronte ad una birra, in un bel parco della città.

On Saturday night, noteworthy event, we headed to a beach on Marina Romea for a lavish meal based on grilled meat (but that was just the beginning). A list would not give the idea: let’s just say there was enough for everyone and for every taste. The day after, sure thing, we didn’t lack calories for the training!

This experience in Ravenna ended with some relaxed chit-chatting in front of a good beer in a beautiful park of the city. 

La birra al Parco della Rocca Brancaleone di Ravenna

La birra al Parco della Rocca Brancaleone di Ravenna

I membri Shingen superstiti al rientro a Pesaro hanno poi deciso che sarebbe stato un errore ignorare l’istinto, e invece di tornarsene filati a casa hanno fatto onore alla tavola del ristorante Kentaro. Un minuto di silenzio in ricordo di quella tartare di salmone è d’obbligo.

After that, the survivors from the first day, going back to Pesaro, realized that they it would have been a mistake not to listen to their instinct, so they strayed from their way home and went to Kentaro’s restaurant (a minute of silence is due in remembrance of that salmon tartare).

Kentaro dopo Kendo 2014-set07-1073

Curry Rice al Kentaro

Curry Rice al Kentaro

In conclusione, c’è solo del buono da dire di questa trasferta. Abbiamo tantissimo su cui lavorare di qui al prossimo seminario, abbiamo spunti su come farlo, e soprattutto lo spirito è carico, pronto per una stagione all’insegna della crescita e del miglioramento, sia come individui che come gruppo. Questo vale per tutti, e per ognuno in modo diverso e specifico. Come ha detto giustamente il maestro Lancini, nessuno può insegnarci il kendo, a parte noi stessi: ognuno di noi quindi ha ora il compito di meditare e rielaborare quanto ha visto e provato, e renderlo parte del proprio kendo.

Per questo desideriamo sinceramente ringraziare tutti i motodachi che ci hanno seguiti durante la pratica, i maestri Livio Lancini, Yun-Sook Ma, Bernardo Cipollaro, Christian Filippi, Nicola Casamassima, Stefano Verrina, Dorian Pungetti, Fabio Di Chio, Daniele Ballardini.

Un ulteriore ringraziamento va poi agli amici della AIK Shinken Sui Kan, ottimi anfitrioni oltre che compagni d’allenamento.

In the end, there’s only good to say about this weekend. We have lots of stuff to work on until the next seminar, and hints about how to do it. Most of all, our spirit is loaded, ready for a season in the name of improvement, both for us as individuals and as a group. This counts for everyone, and for everyone in its own way. As Lancini Sensei rightly spoke, no one but ourselves can teach us kendo: every one of us have therefore the task to reflect on what they saw and tried, and make it part of his own kendo.

For all this we want to thank all the motodachi that followed us during the practice, the teachers Livio Lancini, Yun-Sook Ma, Bernardo Cipollaro, Christian Filippi, Nicola Casamassima, Stefano Verrina, Dorian Pungetti, Fabio Di Chio e Daniele Ballardini.

A further thank goes to our friends from AIK Shinken Sui Kan, great training companions and great hosts!

Shingen al Pesaro Comics&Games 2014 (Italian and English version)

Nei giorni dal 29 al 31 Agosto si è tenuta a Pesaro la seconda edizione del Pesaro Comics & Games, a cura di “Darkest Nights”, iniziativa nata nel 2013 e tenutasi l’anno scorso presso Palazzo Gradari. L’edizione 2014 ha visto la location farsi ancora più interessante, in quanto l’evento è stato spostato a Rocca Costanza, uno dei più bei monumenti pesaresi, ricca di fascino e perfetta per un evento che spazia dalle gare di fantasy live role play gaming alle dimostrazioni di arti marziali orientali.

From August 29th to 31st, Pesaro hosted the Second edition of Pesaro Comics&Games, an event coordinated by Darkest Nights since the year 2013, when it was held at Palazzo Gradari. This year’s location was even more interesting, being at Rocca Costanza, one of the biggest historical monuments in Pesaro, a fascinating and totally fitting place for a fair that stretches from fantasy live role play gaming to Eastern martial arts exhibitions.

Rocca Costanza - Pesaro

Rocca Costanza – Pesaro

 

Quest’anno il tema del Comics è stato quello dei samurai: quale occasione migliore per l’associazione Shingen di presentarsi e recitare la parte del leone? Il nostro gruppo si è dunque installato, presi i necessari accordi con lo staff, nel fossato di Rocca Costanza, organizzando uno spazio con gazebi, un segretissimo angolo “cucina” nascosto dagli archi del ponte d’ingresso, pedana con tatami e addirittura due notevoli stendardi, realizzati attraverso l’unione delle competenze non marziali di alcuni membri del gruppo: le strutture, il tessuto e la pittura su stoffa.

This year’s theme was “THE SAMURAI”: a perfect chance for the Shingen Association to introduce itself and take the lion’s share. Our group was set inside Rocca Costanza’s moat, placing gazebos, a secred cooking spot hidden under the entrance bridge’s arcs, a wooden platform covered in tatami and even two noteworthy standards, a collective work that used the non-martial competences of various members of our team (for the frameworks, the weaving and the painting).

Area dojo Shingen

Area dojo Shingen

Noren (stendardo) della Shingen

Noren (stendardo) della Shingen

Siamo stati fortunati: il colpo d’occhio dall’ingresso della rocca era perfetto. Per tre giorni i membri della nostra associazione non hanno mai smesso di spostare tatami, disporre equipaggiamenti, e soprattutto mostrare al pubblico in cosa consistessero kendo, naginata e kalaripayattu, permettendo a chi fosse interessato di provare insieme a noi. Nella giornata di sabato abbiamo avuto anche come ospiti l’associazione OnoHa IttoRyu Italia che ha eseguito una emozionante dimostrazione di tecniche antiche di spada giapponese.

We were lucky: the view from the entrance was perfect. For three days the members of our team never stopped moving tatamis, setting the equipment, and most of all showing the public what kendo, naginata and kalaripayattu entail, and letting the interested ones try along with us. On Saturday we also had, as honored guest, the association OnoHa IttoRyu Italia, which offered a thrilling exhibition of ancient japanese sword tecniques.

Al lavoro per montare i tatami

Al lavoro per montare i tatami

Naginata

Naginata

Kalarippayattu

Kalarippayattu

Kalarippayattu

Kalarippayattu

Nei giorni di venerdì e di domenica i membri del nostro dojo hanno tenuto inoltre una dimostrazione nella corte centrale della rocca, mostrando i nuclei fondamentali della pratica della spada e dell’alabarda: kata, kihon waza, uchikomi, jigeiko e infine alcuni incontri di shiai geiko. Si sono alternati i gruppi di kendo e naginata, e le dimostrazioni si sono concluse con un entusiasmante isshu shiai, combattimento misto tra le due discipline.

On Friday and Sunday the members of our dojo held an exhibition in the central yard of the fortress, showing the essential cores of sword and halberd arts: kata, kihon waza, uchikomi, jigeiko and in the end some shiai geiko. The groups of naginata and kendo alternated during the show and the exhibitions ended with an exciting isshu shiai, mixed fight between the two disciplines.

Naginata

Naginata sul palco centrale

Kata di kendo sul palco centrale

Kata di kendo sul palco centrale

Kendo sul palco centrale

Kendo sul palco centrale

Isshu Shiai (combattimento misto kendo-naginata)

Isshu Shiai (combattimento misto kendo-naginata)

L’obbiettivo, va da sé, era quello di far conoscere la nostra associazione ad un pubblico potenzialmente interessato alla pratica, e soprattutto tentare di comunicare a chi guardava cosa significasse praticare queste arti marziali. In merito a ciò credo che più di ogni dimostrazione sia valso qualcosa d’altro: l’atmosfera, palpabile presso lo stand Shingen, di divertimento, rispetto e collaborazione. Credo che chiunque si sia avvicinato e abbia guardato non solo i praticanti che scambiavano colpi o provavano forme, ma anche quelli che camminavano avanti e indietro per spostare oggetti o collocare materiali, quelli che fermi al banchetto parlavano tra loro commentando le mosse di chi stava praticando, chi scherzava e chi cercava di rubare le katana di Sofia, abbia potuto intuire cosa significhi far parte del nostro gruppo.

The aim, it goes without saying, was spreading the name of our association to an audience who could be interested in these disciplines and, what’s more important, trying to comunicate their meaning to the bystanders. Ultimately, I think there’s something that meant more than any exhibition: the atmosphere, clearly perceivable, of fun, respect and cooperation. I think everyone who got near and watched not only our practitioners training, but also those who were going to and fro, shifting things, arranging materials, those standing at the stall and exchanging comments about the practice going on, those joking and those trying to steal Sofia’s katana… I think they were able to sense what it means to be a part of our group.

La nostra area dojo Shingen

La nostra area dojo Shingen

Pesaro Comics&Games 2014-ago31-7595Pesaro Comics&Games 2014-ago29-0562

Come io stesso mi sono sorpreso di constatare, nessuno ha avuto bisogno di essere “ingaggiato” per svolgere un lavoro lungo tre giorni e che indubbiamente è stato faticoso ed impegnativo. Il gruppo si è mosso come una cosa sola, dando per scontato che un evento come una dimostrazione non fosse in qualche modo compito dei responsabili del dojo, ma consistesse in un impegno condiviso da tutti, nell’interesse di tutti e per il divertimento di tutti. Abbiamo faticato, abbiamo dormito poco e corso molto qua e là, ma ci siamo tutti divertiti immensamente. Alla fine praticare su quel tatami non era più nemmeno dimostrare qualcosa, ma semplicemente allenarci perché ci andava di farlo.

Questo è quanto ha significato per noi trascorrere tre giorni in tale meravigliosa cornice, e sono sicuro che il messaggio sia stato trasmesso a tutti quelli che sono venuti a provare, a trovarci o semplicemente ad osservarci!

Even I found myself surprised of seeing how nobody needed to be “hired” for a very hard and demanding three-days work session. The team moved as a whole, presuming that such an event like a public demonstration should not be some sort of prerogative of the dojo’s supervisors, but rather everyone’s task, for everyone’s benefit and for everyone’s entertainment. We toiled, we slept a little bit, we run to and fro, but everyone had lots of fun. Eventually, practicing on that tatami was not about showing something, but just training for the sake of it.

This is what spending three days in that wonderful frame meant to us, and I’m sure the message has passed on to everyone who tried out, who paid us a visit or just simply watched!

Facebook_Pesaro Comics 2014-08 4

credits – Fabrizio Redaelli

Vogliamo ringraziare tutti i membri dell’Associazione Shingen e della Onoha Ittoryu Italia, gli organizzatori del Pesaro Comics&Games, l’Associazione Darkest Nights, Alessandro Schettini, Sara Ben Belaid, il negozio di artigianato giapponese Koharu, il Comune di Pesaro e tutti quelli che ci hanno aiutato e sostenuto.

We want to thank all the Shingen Association’s members, OnoHa IttoRyu Italia, the promoters of Pesaro Comics&Games, association Darkest Nights, Alessandro Schettini, Sara Ben Belaid, the japanese handicraft shop Koharu, Pesaro’s municipality and all those who helped us out.

Facebook_Pesaro Comics 2014-08 5

credits – Fabrizio Redaelli